Più credito dalle banche alle famiglie abruzzesi

TERAMO – Torna a crescere il credito in Abruzzo anche se a beneficiarne sono più le famiglie che le imprese mentre segnali meno favorevoli arrivano dalla provincia di Chieti. Lo rivela il centro studi della Cna abruzzese che ha analizzato i dati di Bankitalia, tra gennaio e settembre del 2010, nella nostra regione il credito erogato complessivamente sarebbe cresciuto più della media nazionale 7,39% contro 6,79%, per un valore assoluto di 1 miliardo e 675mila euro. Dati ritenuti “incoraggianti” da Cna rispetto all’eseguo incremento di 135 milioni di euro dello stesso periodo del 2009. A beneficiare della riapertura dei rubinetti degli istituti di credito, spiega ancora lo studio, sono state soprattutto le famiglie (+1.502 milioni di euro) ed in misura nettamente più ridotta le imprese: (+250 milioni). Aumenti registrati in tutte e quattro le provincie con Pescara in testa (+601), seguono Teramo (+576), L’Aquila (+364) e Chieti (+134). Contraddittori invece, secondo Cna, i segnali che arrivano nel rapporto tra credito e imprese, distribuito in modo difforme tra le provincie. Teramo è la più virtuosa visto che il credito concesso alle aziende ha registrato un aumento di 230milioni di euro. Più modesti le somme per Pescara con un aumento di 134milioni di euro e L’Aquila con 96milioni di euro. Chieti al contrario ha subito una contrazione di 211 milioni di euro. Un segnale che per Cna fa il paio con l’andamento nel territorio regionale delle “sofferenze”, ovvero di quei crediti che le banche riescono a esigere con sempre maggiori difficoltà dalla loro clientela indebitata: nel chietino, infatti, le “sofferenze”, nei primi nove mesi de 2010, si impennano con un incremento di 177 milioni di euro (+68,92%), condizionando il risultato complessivo abruzzese, che risulta nettamente peggiore (+30,74%) della media italiana (+23,26%), per un ammontare complessivo regionale di 381 milioni di euro.